3a Divisione Alpina "Julia"

Tipologia Ente
Scudetto della 3a Divisione Alpina "Julia"
Scudetto della 3a Divisione Alpina "Julia"

Intestazione di autorità

Intestazione
3a Divisione Alpina "Julia"

Date di esistenza

Data di istituzione/costituzione
1923

Storia istituzionale

Notizie tratte da vecio.it

Il 31 ottobre 1935 viene costituita, per modifica del precedente Comando Superiore Alpino "Julio" (derivato dalla III^ brigata alpina, costituita nel 1910), la 3^ Divisone alpina Julia, con sede a Udine  inquadra il 7° reggimento alpini, l'8° reggimento alpini, il 9°reggimento alpini e il 3° reggimento artiglieria alpina, oltre che la 3^ compagnia mista genio. Successivamente sempre nel 1935 cede il 7° Alpini con il solo btg “Feltre”, la 13^ batteria del “Conegliano”, la 16^ batteria dell'”Udine”, il gruppo “Belluno” e il 1° reparto salmerie costituito presso il deposito dell'8° alpini alla divisione alpina “Pusteria”.  In sostituzione del 7° costituisce il 12° reggimento alpini con i btg “Belluno” e “Pieve di Cadore”  che scioglierà nel 1937 al rientro dall’Africa della “Pusteria” cedendo ad essa i due battaglioni. Nel 1939 in previsione degli eventi bellici ricostituisce i btg “Val Tagliamento”, “Val Fella” e “Val Natisone” inquadrati nel 1° Gruppo Alpini Valle assieme al gruppo artiglieria alpina “Val Tagliamento”. Vengono inoltre ricostituiti i btg. “Val Leogra” e “Val. Pescara”che vengono inquadrati nel 2° Gruppo Alpini Valle assieme al gruppo artiglieria alpina “Valle Isonzo”, questi 2 gruppi confluiranno poi nella Divisione Alpina “Alpi Graie”. Nell'aprile 1939 la Divisione viene inviata in Albania. L'unità prende parte alla campagna Greco-Albanese, che si conclude nel 1941 con l'occupazione del canale di Corinto. In previsione della spedizione in Russia vengono assegnati il btg “Val Cismon” al 9° Alpini e il gruppo art. alp. “Val Piave” al 3° art. alpina. Nell’ agosto 1942 la “Julia” parte in tradotta per la Russia ed a settembre assume la responsabilità del settore sulla riva del Don, posizioni che manterrà fino a dicembre sino all'ordine di ripiegamento e alla tragica ritirata. Durante la lunga marcia per uscire dalla sacca, molti reparti si distinguono in disperate ed eroiche azioni contro le truppe regolari e i partigiani russi. Alla fine al rientro in Italia mancheranno circa 9800 alpini della “Julia” tra caduti e dispersi. Dopo un periodo di licenza straordinaria i superstiti vengono inquadrati nei reparti d'origine e con pochi rincalzi, si dispongono a presidio in diverse zone del Friuli. Alcuni reparti reagiscono ad attacchi tedeschi e di partigiani jugoslavi. Dopo l'armistizio tra il 12 e il 14 settembre la “Julia” si scioglie. Molti alpini parteciparono in seguito alle azioni partigiane contro i tedeschi.

Il 15 ottobre 1949 in Udine viene costituita la Brigata Alpina Julia, con l'8 reggimento alpini (btg “Feltre”,”Tolmezzo”,”Cividale”,”L'Aquila”),il gruppo “Belluno” da 75/13 (ricostituito nell'estate 1947) il gruppo artiglieria controcarro da 57/70, il 108° ospedale da campo e il 58° nucleo sussistenza. Il 1 febbraio 1951 viene ricostituito il 3° artiglieria da montagna che inquadrò dopo qualche mese oltre ai due gruppi esistenti (“Belluno” e gruppo controcarro da 57/70 “Julia”),il gruppo “Conegliano” da 100/17 e gruppo contraerei leggero da 40/56 Nel 1952 viene sciolto il gruppo controcarro e viene costituito il gruppo d'artiglieria “Gemona”, armato con mortai da 107 mm. Nel 1953 molti dei reparti della “Julia” sono mobilitati per l'esigenza Trieste. Nel maggio 1954 11° e 12° raggruppamento di frontiera passano alle dipendenze della brigata “Julia”. Nello stesso anno il 12° raggruppamento viene sciolto. L'anno successivo viene costituito il reparto salmerie “Julia”. Nel 1956 il battaglione “Feltre” passa al 7° reggimento cambiando contestualmente la denominazione in “Gemona” e viene formata la Sezione Aerei leggeri. Nel 1957 l'11° raggruppamento di frontiera diviene 11° raggruppamento alpini da posizione, mentre il 3° reggimento artiglieria sopprime il gruppo contraerei ed il gruppo mortai 107 mutò da “Gemona” in “Udine”. Nel 1960 la Brigata Alpina “Julia” diventa dipendente dal Comando Truppe Carnia-Cadore. Nel 1961 vengono ricostituiti il gruppo “Osoppo” ed il reparto RRR “Julia”. Il 26 ottobre 1962 viene assegnato il btg “Mondovì “(cp 9-10-11-103) e nel 1963 il gruppo “Pinerolo” (btr 7-8-9) della Brigata “Taurinense”. Nel 1962 la brigata “Julia” è così composta:
- Quartier Generale;
 - 8° reggimento alpini, battaglioni “Tolmezzo”, “Gemona”, “Cividale”, “L'Aquila”, “Mondovi'” e     8^ compagnia mortai (soppressa nel 1964);
 - 3° reggimento artiglieria da montagna, gruppi “Belluno”, “Udine”,” Conegliano”, “Osoppo”;
 - Reparto Aviazione Leggera;
 - Plotone Paracadutisti;
 - 11° raggruppamento alpini da posizione;
 - Reparto Salmerie.
Nel 1963 i tre btg dell'11° raggruppamento d'arresto assumono le denominazioni di btg alpini valle : “ Val Tagliamento”, “Val fella”, “Val Natisone”. Nel 1964 il plotone paracadutisti confluisce nella compagnia alpini paracadutisti del IV° Corpo d'Armata. Nel 1967 il comando delle unità dei servizi, diventa comando raggruppamenti servizi (sciolto il 1 maggio 1976 e divenuto battaglione logistico). Con la riforma del 1975, vengono sciolti i reggimenti e vengono mantenuti battaglioni e gruppi.
Nel 1976 la brigata è così composta:
- Comando Brigata;
 - reparto comando e trasmissioni;
 - battaglioni alpini “Tolmezzo”, “Gemona”, “Cividale”, “L'Aquila”, “Mondovi'”;
 - battaglione alpini d'arresto “Val Tagliamento”;
 - B.A.R. “Vicenza”;
 - gruppi artiglieria “Belluno”, “Conegliano”, “Udine”;
 - battaglione Logistico;
 - compagnia genio pionieri;
 - compagnia controcarri.
 Il 6 maggio 1976 una scossa del nono grado  della scala Mercalli sconvolge il Friuli per quasi un minuto, causando quasi mille vittime ed innumerevoli danni. Sebbene colpita gravemente sia nell'organico (30 militari morti tra i vari reparti) che nelle strutture, la “Julia” partecipa attivamente alle operazioni di soccorso del tragico terremoto del Friuli,meritando la medaglia d'oro al Valor Civile. Nel 1980 alcuni reparti sono impegnati in azioni di soccorso alla popolazione colpita da un sisma in Irpinia. Nel settembre 1986 la compagnia genio pionieri diviene compagnia genio guastatori. Il 31 ottobre 1989 viene sciolto il gruppo “Belluno”. Nel 1990 viene sciolta la compagnia controcarri.
 Nel 1991 la brigata risulta così composta:
 - Comando Brigata
 - Reparto Comando e Trasmissioni
-  Battaglioni alpini “Tolmezzo”, “Gemona”,” Cividale”, “L'Aquila”
 - Battaglione alpini d'arresto “Val Tagliamento”
 - B.A.R. “Vicenza”
-  Gruppi artiglieria “Conegliano” e “Udine”
 - Battaglione Logistico
 - Compagnia Genio Guastatori
-  Compagnia controcarri.
 Nello stesso anno i reparti della brigata sono impiegati nel presidio di strutture civili e militari a causa di possibili attentati, causati dalle azioni militari nel Golfo. Nel 1992-93 la Brigata partecipa alle operazioni di controllo del territorio “Vespri Siciliani” in Sicilia e  nel 1994 “Riace” in Calabria. Nel 1992 viene sciolto il battaglione alpini d'arresto “Val Tagliamento”. Nel corso dello stesso anno vengono ricostituiti i reggimenti che differentemente dal passato inquadrano un unico battaglione:
 - 8° reggimento (btg “Gemona”)
 - 9° reggimento (btg “l'Aquila”)
-  14°reggimento (btg “Tolmezzo”)
 - 15°reggimento (btg ”Cividale”)
-  3° artiglieria (gr “Conegliano”).
 Nel 1993 e nel 1994 il 15° reggimento con il battaglione “Tolmezzo”, partecipa alla missione di pace ONUMOZ in Mozambico, insieme ad altri reparti italiani. Sempre nel 1993 reparti della brigata vengono dislocati sul confine con la ex-Jugoslavia (operazione “Testuggine”).Nel novembre del 1994 uomini e mezzi,intervengono in soccorso alle popolazioni del Nord Italia colpite da grave alluvione. Nel 1995 vengono soppressi il 15° rgt e il gruppo “Udine”. L'anno seguente il btg addestramento “Vicenza “segue la stessa sorte. Nel 1997 il 7° reggimento alpini e il 16° reggimento “Belluno”, reparti della disciolta “Cadore”, entrano nell'organico della “Julia”.
In quell'anno la Brigata risulta così composta:
 - Comando Brigata
- RCST Julia
 - 7° reggimento alpini, battaglione “Feltre”
-  8° reggimento alpini, battaglione “Gemona”
 - 9° reggimento alpini, battaglione “L'Aquila”
 -14° reggimento alpini, battaglione “Tolmezzo”
 -16° addestramento reclute, battaglione “Belluno”
 - 3° reggimento artiglieria da montagna, gruppo “Conegliano”
 - battaglione logistico.
 Nello stesso anno il 9° reggimento passa alle dipendenze della “Taurinense”, mentre il 14° viene impiegato in Bosnia. Nel 1998 il 16° addestramento reclute, viene trasformato in C.I.L. e passa alle dipendenze del Comando Truppe Alpine. Nello stesso anno e precisamente il 18 aprile la brigata assume il comando della neocostituita MLF Julia, brigata multinazionale italo-slovena-ungherese destinata ad operare nei Balcani. Nel 2000 viene sciolta la compagnia genio e il 2° reggimento genio guastatori passa in forza alla “Julia”. Il 29 gennaio 2002 il battaglione logistico viene sciolto. Cambiamenti di struttura, portano alle dipendenze della brigata alpina “Julia” anche il 6° reggimento, ma solo per un breve periodo. Attualmente diversi reparti si avvicendano nelle operazioni di controllo della pace in Bosnia e in Macedonia. Dal 1° luglio 2002 anche il 5° reggimento alpini fa parte dell'organico della Brigata. Nel 2005 vengono sciolti il 14° reggimento alpini assieme alla 72^, 114^ e 212^ compagnia e il btg “Gemona” con la 70^,71^ e 155^ compagnia. Mentre il btg “Tolmezzo” rientra nelle file dell'8° alpini con una nuova configurazione (cp 6^, 12^, 69^ (già del “Gemona”), 115^ (già del “Cividale”) e 216^ (già del “Val Natisone”)).
Nel 2005 il comune di Povoletto ha conferito la cittadinanza onoraria alla Brigata.
 La brigata alpina “Julia” nel periodo 28 maggio - 16 giugno 2007 è impegnata in una complessa esercitazione (la European Wind 2007) volta a verificare le capacità d’impiego di un nuovo strumento militare denominato European Union Battle Group. L’Unione Europea ha proposto la formazione di 13 Battle Group i primi dei quali potranno essere impiegati, in caso di necessità, già dalla seconda metà del 2007. Lo stato maggiore dell’Esercito ha messo a disposizione dell’Unione Europea tre brigate, una delle quali è la “Julia”, che nella sua configurazione multinazionale è stata scelta alla luce della sua struttura e dell’esperienza maturata nelle missioni di pace. I Battle Group sono lo strumento operativo di un nuovo concetto di sicurezza che prevede l’invio di unità militari a livello brigata con breve preavviso nei più diversi teatri operativi. Il loro raggio d’azione è di seimila chilometri da Bruxelles con un’autonomia di 30-120 giorni e sono costituiti da componenti dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri sotto un unico comando. Molteplici sono state le tappe d’avvicinamento alla esercitazione European Wind 2007: dai contatti a livello di politico-militare, alla prova valutativa del reggimento multinazionale su base 8° reggimento alpini che si è svolta lo scorso novembre, fino alla verifica intermedia del Battle Group dell’aprile di quest’anno. Nell’esercitazione saranno sottoposti alla valutazione operativa finale circa duemila militari e seicento mezzi delle quattro forze armate italiane unitamente a soldati sloveni e ungheresi nelle aree addestrative di Osoppo, Artegna, Gemona e i poligoni di Rivoli Bianchi di Venzone, Tolmezzo e del Meduna-Cellina. La brigata sarà schierata con il suo comando multinazionale integrato da ufficiali della Marina e dell’Aeronautica. In particolare, la presenza di questi ufficiali è indispensabile per coordinare i trasporti aerei, marittimi e le esigenze di sostegno aero-tattico. Infatti, tra le varie opzioni è previsto che il comando della Forza possa operare anche a bordo d’unità della Marina militare quale “Etna”. La componente di supporto aereo è assicurata, in funzione delle specifiche esigenze, da assetti da trasporto e/o da combattimento. La componente terrestre si articola su un reggimento di fanteria composto dal 8° reggimento alpini di stanza a Cividale e Venzone, da una compagnia del 3° battaglione della 5^ brigata ungherese di Debrecem e da una compagnia del 20° battaglione sloveno di Celje. La “Julia” fornisce inoltre il suo reparto comando, una batteria del 3° reggimento di Tolmezzo, una compagnia del 2° genio guastatori di Trento e una compagnia di sicurezza del 7° alpini di Belluno. Integrano la grande unità un reparto delle forze speciali (tratte dal 4° reggimento alpini paracadutisti di Bolzano e dal 185° paracadutisti di Livorno), i carabinieri del 13° reggimento di Gorizia, un gruppo difesa contraerei del 17° reggimento di Sabaudia, un gruppo squadroni elicotteri (fornito dal 2° reggimento Sirio di Lamezia Terme e dal 7° reggimento Vega di Rimini), un battaglione Istar (Informazioni e ricognizione, costituito dal 41° reggimento Cordenons di Sora, dal 13° battaglione. Aquileia di Anzio e dal 3° Savoia Cavalleria di Grosseto), una compagnia trasmissioni del 7° reggimento di Sacile, la compagnia trasmissioni “Julia”, un comando per la cooperazione civile-militare del Cimic Group South di Motta di Livenza e un plotone Nbc del 7° reggimento Cremona di Civitavecchia. Il sostegno logistico è assicurato dal 8° reggimento trasporti di Orzano, dall’ospedale da campo del 1° reggimento logistico di manovra di Rivoli Torinese e da un plotone ungherese potabilizzazione acqua.
Lunedì 22 settembre 2008 il Comando Truppe Alpine ha ricevuto il Sigillo d'oro della Regione Piemonte per l'operato delle brigate alpine “Taurinense” e “Julia” . L’onorificenza è stata assegnata all’unanimità dal Consiglio Regionale nel gennaio scorso ed è un riconoscimento per la professionalità e la dedizione con cui le Truppe alpine hanno supportato il corretto e sereno svolgimento dei giochi olimpici e paraolimpici di Torino 2006.
La Task Force "Genio" dell'Esercito, comandata dal ten. col. Ovidio Esposito ,impiegata sul suolo haitiano nell’operazione “White Crane” dal 04 febbraio 2010, si trova ormai integrata con la popolazione ed è impegnata su vari fronti in 4 diverse aree d'intervento: l'Istituto scolastico salesiano, le scuole delle piccole sorelle di Gesù, il molo Jeremie, il quartiere centrale di Port au Prince; questi siti sono stati identificati in coordinamento con la Protezione Civile Italiana che è dislocata presso l'ospedale Pediatrico "San Damian" di Port au Prince. La Task force "Genio", composta da 190 militari di cui la maggioranza proveniente dal 2° Reggimento Genio Guastatori (TN) della Brigata Alpina "Julia" e la restante parte composta dal personale del 2° Reggimento Trasmissioni (BZ), 3° Reggimento artiglieria terrestre da montagna (Tolmezzo UD) e 7° Reggimento Alpini (BL).
Dal 2 ottobre 2014 il reggimento "Piemonte Cavalleria" passa alle dipendenze della Brigata Alpina "Julia" Il passaggio dei cavalieri del 'Piemonte'  rientra nel progetto di riconfigurazione della Forza Armata che prevede Unità di cavalleria all'interno delle Brigate di manovra dell'Esercito

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