Amato, Gennaro
Tipologia Persona
- D'Amato (nome alla nascita)
- Gennaro
Wikidata
- Gennaro d'Amato
Intestazione di autorità
- Intestazione
- Amato, Gennaro
Wikipedia
- Gennaro D'Amato
Attività e/o professione
- Qualifica
- disegnatore
- Qualifica
- illustratore
Biografia / Storia
- Nasce a Napoli il 1° aprile 1857 da Ferdinando e Maria Raiola. Allievo di Domenico Morelli (1823-1901), nel 1878 esordisce sul giornale satirico napoletano Bello Gasparre con grandi tavole caricaturali. E' anche fotografo. Nel 1881 si trasferisce a Genova dove collabora a L'Epoca, e nel 1884 al torinese Giornale per ridere, al numero unico Bononia docet (1888), a Mondo piccino, al Giornale dei fanciulli, a L'Illustrazione Italiana di Treves per il quale esegue i numeri speciali di Natale e il famoso numero unico verdiano pubblicato nel 1893 in occasione della prima del Falstaff. Per le case editrici Donath, Sonzogno, Bemporad illustra i testi degli scrittori più noti del tempo, e per Salgari dà vita e fattezze al personaggio di Sandokan. Gennaro Amato, insieme con Pipein Gamba e Alberto Della Valle, sarà uno dei maggiori illustratori salgariani. Anzi, come dice Antonio Faeti, "le sue figure appaiono più decise, rilevate e incattivite rispetto a quelle di qualunque altro illustratore salgariano". Dal 1894 al 1901 lavora al di fuori dell'Italia, collabora tra l'altro a L'Illustration francese e a The Illustrated London News, per cui viaggia come inviato speciale in Russia e Creta. Esegue due grandi opere per il giubileo della Regina Vittoria esposti a Londra, e i ritratti di Matilde Serao e Sarah Bernhardt. E' l'unico artista ammesso al cospetto della salma di Umberto I, di cui ritrae anche l'assassino. Ristabilitosi a Genova, collabora al Secolo XX, La Lettura, Il Corriere dei Piccoli (1909). Si ritira a Pieve Ligure dove muore il 18 novembre 1947.
[da letteraturadimenticata.it]