Gaia, Costantino Gustavo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- Gaia, Costantino Gustavo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Biella
- Data di nascita
- 7 aprile 1897
- Luogo di morte
- Biella
- Data di morte
- 11 marzo 1997
Biografia / Storia
- Costantino Gustavo Gaia Genessa era figlio unico di madre vedova in quanto il padre Edoardo, nativo di Piaro (frazione di Campiglia Cervo) era deceduto durante un naufragio al largo di Vancouver due anni dopo il matrimonio con Giuseppina Sella. Giuseppina apparteneva alla storica famiglia biellese ed era cugina di Quintino Sella, Ministro delle Finanze con il governo Lanza (1869-1873) e zia di Corradino, sindaco di Biella, e dell'ingegner Gaudenzio, fondatore della banca di famiglia. Gustavo, appassionato di letteratura e matematica nonché amante della montagna e della fotografia, passione trasmessa dallo zio Vittorio Sella, inizia gli studi universitari paralleli a Torino e a Milano con intenzione di conseguire due lauree. A Milano viene in contatto con il movimento interventista di cui abbraccia gli ideali. Nel mese di settembre del 1916 riceve la cartolina precetto ed è destinato prima a Torino, poi a Bardonecchia nel 6° Artiglieria da Fortezza ed infine a Campofiore di Verona con incarico di conducente essendo in possesso della patente di guida. Avendo un titolo di studio inizia il corso da allievo ufficiale a san Quirico che completa nel luglio 1917 ed è destinato in Vallarsa come aspirante ufficiale di artiglieria in una batteria di mortai da 149. Il 1 ottobre 1917 riceve i gradi di sottotenente e, a fine conflitto, viene congedato con il grado di tenente e riprende gli studi universitari interrotti ottenendo due lauree, in economia e in giurisprudenza. E' impiegato presso lo zio Augusto Halenke nel commercio delle lane finché apre una propria attività nel settore. Dal 1922 inizia la scalata delle maggiori vette delle Alpi Occidentali e nel 1924 si iscrive al CAI (di cui diverrà presidente della sezione di Biella dal 1948 al 1951). Nel 1938 contrae matrimonio con Maria Luisa Schneider (dall'unione nasceranno i figli Edoardo "Dado" e Anna) e dopo il matrimonio sospenderà le scalate in montagna che tanto amava per dedicarsi alla famiglia. Nel dicembre del 1940 viene richiamato con il grado di capitano e inquadrato nel 1° Reggimento Artiglieria da Montagna e successivamente inviato ad Aosta come istruttore di sci. Nel corso del 1942 evita la partenza per il fronte russo a causa dell'età anagrafica e a precarie condizioni di salute e rientra a Biella dove, come militare, viene impiegato presso i lanifici Rivetti nel controllo delle forniture per l'esercito e dopo l'8 settembre 1943 rientra a Piaro dove supporta la guerra partigiana. Da civile riprende il lavoro di rappresentante di lane, attività che mantiene fino alla fine degli anni '70.
[scheda biografica di Piero Landoni].