Lettera di Vito Lanza del 13 luglio 1915
- 13 luglio 1915
Tipologia
- lettera
Contenuto
- TRASCRIZIONE DA RIVEDERE:
13 luglio 1915(Cara moglie)
Alle mie mani la tua del 8 del mese stesso, con molto piacere al sapere che ti trovi in ottima salute come pure la bambina e le nostre famiglie.
In quanto ame cara moglie di salute per ora non posso lamentarmi; anche bene che noi siamo sempre soggetti il cattivo tempo pioggia oppure la grandine in montagna lo sai che cè sempre qualche temperia per aria, e così siamo quasi sempre bagnati da un giorno all'altro, abbiamo ancora dei punti che che si trova la neve eppure dobbiamo dormire lì, ora abbiamo, ora abbiamo ancora la fortuna dal giorno 7 di questo mese a ora da scendere e salire tutte le notti sul monte … che è più alto e faticoso che abbiamo, eppure si và come la lepre che anno i cacciatori a presso con i loro cani, e noi siamo lo stessi, e non so fino quando navremo di questo.
Mi farebbe nienti delle fatiche ma basta che possa ritornare a casa sano e salvo nelle tue braccia che non desidero nienti altro che questo di vederti te e la bambina.
Pensaci cara moglie che te li sofri del cald, ed invece noi sofriamo del freddo che nel mentre ti scrivo questa mia batto i denti insieme , non solo io ma tutti quanti.
In quanto a quello che mi dici cara moglie se io son contento se vai in Andorno parte mia come ti ò detto nell’altra mia del 12 credo che lavrai ricevuta ò più piacere che vadi con mia sorella che da Vinaj come ti dissi se fossi io mi farebbe nienti; non è altro che ò sempre paura che ti fanno dei torti; e così lì cè mia sorella che ti prenderà le parti e poi cè la moglie di Carlin il primo bagnino che è brava anche lei ti aiuta sicuro, anzi digli a mia sorella che lo saluta tanto di mia parte tanto lei come sua moglie.
In quanto il fratello Irmo gli ò scritto io stesso. Riguardo a quello che mi dice se ò bisogna di sicuro non spendo nemmeno questi, anzi come ti ò detto gli ò imprestato lire 15 al Neggia e appena che lo vedo gli dico che gli scriva sua moglie che te li dia a te, vorrei invece di farmine mandare di poterti iutare ancora io cara moglie non lo credi che io penso sempre a questo. Credo che mi perdonavi anche bene quando ero a casa mi scappava qualche parola ma … io era tante volte un colpo di rabbia, ma era sempre col pensiero a te come … stesso. Ricordati sempre … che io non ti dimentico rivesi ... a te e la cara bambina Elda saluta tutti li nostri famigliari e parenti di mia parte e gli amici la tua mamma che sempre la ricordo.
Ciau stai alegra...non so se l’anno fatto loro oppure se gli anno tenuto la mano la bambina c'era i saluti della piccola Elda salutali tanto parte mia e di Guido a te.