Coppa Battaglione Mitraglieri Littorio

Tipologia Oggetto

Numerazione provvisoria

Prefisso
OggettiSede
N. provvisorio
6

Numerazione definitiva

Prefisso
Biblioteca

Indicazioni sul soggetto

Coppa in lamiera assegnata alla prima compagnia del Battaglione Mitraglieri Littorio. Sul frontale si legge il nome " Palella" e si presume si riferisca a Palella Carmelo, Medaglia d'Oro al Valor Militare. Sul piedestallo l'incisione " BATTAGLIONE MITRAGLIERI "LITTORIO" ALLA PRIMA COMPAGNIA DEL BATTAGLIONE ".

Segnature

Note
Schedatore: Piero Landoni

Note

Trofeo alto 45 cm. La 4^ Divisione fanteria "Littorio" , nata nel 1937, era costituita da volontari del Regio Esercito ed era una divisione completamente motorizzata. Fu una delle quattro divisioni che formarono il Corpo Truppe Volontarie durante la guerra civile spagnola. Nell'ottobre 1938, al rientro in Italia, la divisione fu utilizzata per costituire la 133^ Divisione corazzata "Littorio". Palella Carmelo nato nel 1898 a Casalvecchio Siculo (Messina) partecipò alla prima guerra mondiale dal giugno all’ottobre 1917. Nell' aprile 2019 fu inviato in Libia e, dopo circa un anno di colonia presso il 1° reggimento coloniale, fece rientro al suo deposito a Messina e fu collocato in congedo nel marzo 1920. Richiamato a domanda nel 1937 partì volontario per la Spagna, incorporato nella 4^ compagnia del I battaglione mitraglieri della Divisione Littorio. Motivazione della Medaglia d'Oro al V.M. : "Mitragliere del battaglione Littorio durante un combattimento in montagna su di un terreno fortemente battuto, incurante del pericolo, portava la propria arma a pochi passi dalla dominante posizione nemica e col suo fuoco riusciva a fugarne i difensori. Caduti i suoi compagni, ferito gravemente al capo, inceppatasi l’arma provvedeva a rimetterla in funzione mitragliando gruppi nemici che tentavano di aggirarlo. Ferito una seconda volta alla spalla non potendo manovrare l’arma vi rimaneva vicino a guardia ed al caposquadra accorso che inutilmente cercava di allontanarlo, alzandosi, indicava il bersaglio, raccomandandogli di seguitare a far fuoco . Raggiunto da una raffica che lo investiva mortalmente, prima di abbattersi trovava la forza di sorridere vedendo la sua arma far fuoco e salda la posizìone mercè il suo purissimo eroismo. Distintosi già in precedenti combattimenti, volle col suo fulgido esempio sacrificarsi portando così sempre più alto il nome della Patria lontana. – Sopena, 23 agosto 1937." (www.combattentiliberazione.it ; www.quirinale.it-onoreficenze)