Numerazione provvisoria
Indicazioni sul soggetto
- RECTO Illustrazione del porto di Massaua. Una nave è attraccata alla banchina su cui si affaccia un edificio che, sulla facciata, reca l'insegna " BANCO di ROMA ". Sulla banchina transita una persona che si stà dirigendo verso una palma. La scena è contornata da quella che pare una finestra con al lato destro una cariatide che raffigura una donna a torso nudo che regge un vaso sul capo. VERSO Nella parte bassa le stampigliature " MASSAUA (ERITREA) Filiale del Banco di Roma " e " Off. Graf. S. Vaccari, Roma-Milano ".
Descrizione fisica
- Cartolina a colori di dimensioni 10,5x15 cm.
Note
- Massaua è il principale porto dell'Eritrea ed è generalmente considerata come la seconda città per importanza del paese dopo la capitale Asmara. Fu capitale dell'Eritrea italiana dal 1890 al 1897.
Massaua divenne possedimento coloniale italiano alla fine del XIX secolo. L'occupazione (5 febbraio 1885) coinvolse un corpo di spedizione di 1500 bersaglieri comandato dal colonnello Tancredi Saletta.
L'occupazione italiana di Massaua aveva il beneplacito della Gran Bretagna, che anzi era addirittura arrivata a sollecitare l'operazione. I britannici, infatti, intendevano ostacolare l'espansione francese in Africa e al tempo stesso reprimere l'insurrezione degli indipendentisti sudanesi di Muhammad Ahmad (noto come il "Mahdi").
A opporsi all'occupazione furono invece l'Egitto e la Turchia, che risultarono però troppo isolati per poter far valere le proprie proteste. La guarnigione egiziana a Massaua non tentò alcuna resistenza ed i militari egiziani vennero in seguito rimpatriati. I militari indigeni che rappresentavano la maggioranza della guarnigione egiziana vennero, invece, arruolati dagli italiani.
Al primo contingente italiano seguirono due ulteriori spedizioni, rispettivamente il 12 febbraio (42 ufficiali e 920 soldati) e il 24, comandate dal generale Gené. In tre anni, le truppe italiane presero il controllo di tutta la costa compresa fra Massaua e Assab. Massaua divenne in seguito capitale della colonia Eritrea.
Il porto rappresentò la principale base delle operazioni navali in Africa Orientale Italiana, condotte con cacciatorpedinieri e sommergibili. La città fu conquistata dalle truppe della Francia Libera, appoggiate dalla fanteria indiana, l'8 aprile 1941, fase conclusiva della offensiva imperniata sulla battaglia di Cheren.