Cartoline coloniali: Mogadiscio

Tipologia Fotografia
[VUOTO]

Numerazione provvisoria

N. provvisorio
7

Indicazioni sul soggetto

RECTO Illustrazione del mercato di Mogadiscio con , in primo piano, merci contenute in vasi di terracotta appoggiati in terra. I venditori sono seduti e gli acquirenti, tra cui un milite in divisa coloniale, osservano. Alle spalle della scena un viavai di persone e animali da soma. La piazza è delimitata da un edificio coloniale che, sulla facciata, reca l'insegna " BANCO di ROMA ". Sullo sfond un minareto. VERSO Nella parte bassa le stampigliature " MOGADISCIO (SOMALIA) Filiale del Banco di Roma " e " Off. Graf. S. Vaccari, Roma-Milano ".

Descrizione fisica

Cartolina a colori di dimensioni 15x10 cm.

Note

Mogadiscio  è la capitale della Somalia, stato dell'Africa Orientale. Fu fondata da viaggiatori arabo-persiani nel X secolo e ciò incrementò lo sviluppo economico del territorio circostante, che si estese un secolo dopo tra le città Swahili sulle coste dell'Africa orientale. Posta alla frontiera degli Zendj, alle porte dell'Abissinia, nel XIV secolo Mogadiscio era una grande, ricca e popolosa città, con cento grandi moschee e un porto fiorente per il commercio. Molto diffusa era la vendita del legno di sandalo, una pianta tropicale dal legno profumato a cui veniva attribuito grande significato per la fragranza e le qualità medicinali. Fiorente era anche il commercio dell’ebano, dell’avorio e delle cotonate. Nel XVIII secolo Mogadiscio fu occupata dai Somali Darandolle.Durante i secoli dell'espansione coloniale, la città non fu mai occupata né dai Portoghesi, né dagli Inglesi, né da altri Paesi europei, ma nel 1871 fu accorpata con tutta la regione del Benàdir ai possedimenti del sultano di Zanzibar. Nel 1892 la città e la regione del Benàdir furono affittati dal Sultano di Zanzibar all'Italia, che se ne impossessò definitivamente nel 1905. Unendo tale territorio ai sultanati somali l'Italia creò la colonia della Somalia. Numerosi coloni italiani si radicarono durante gli anni trenta nella Somalia italiana, specialmente nella capitale Mogadiscio dove vi erano alcune piccole industrie manifatturiere. Le entrate della colonia somala, anche se non rilevanti, finanziarono un programma di opere pubbliche che permise il completamento della Ferrovia Mogadiscio-Villaggio Duca degli Abruzzi, la risistemazione della rete stradale con la creazione della "Strada Imperiale" tra Mogadiscio ed Addis Abeba, e la costruzione di una diga funzionale alla realizzazione del porto di Mogadiscio. Fu inoltre concepito un moderno Piano Regolatore per la città. Mogadiscio nel 1940 -all'inizio della seconda guerra mondiale- era la seconda città più italianizzata (dopo Asmara in Eritrea) nell'Africa Orientale Italiana.l territorio della Somalia fu controllato dagli Italiani fino al 1941, quando vi fu l'intervento delle forze britanniche presenti in Kenya.