Cartoline coloniali: Cartina politica del corno d'Africa

Tipologia Fotografia
[VUOTO]

Numerazione provvisoria

N. provvisorio
8

Indicazioni sul soggetto

Nella cartolina è rappresentata la cartina politica del "Corno d'Africa" comprendente Eritrea - Etiopia e Somalia, quest' ultima suddivisa in parte francese, inglese ed italiana. Realizzata in scala 1:20.000.000 da S. A. Prof. G. DE Agostini e Figli di Milano.

Descrizione fisica

Cartolina di dimensioni 12,5x10,5 cm.

Note

Il Corno d'Africa è una penisola di forma triangolare posta sul lato orientale del continente africano, protendendosi, a forma di corno, nell'oceano Indiano e nel golfo di Aden, comprendendo Eritrea, Etiopia, Gibuti e Somalia. Quanto all'aspetto sociopolitico, questa regione è famosa in tutto il mondo per la sua estrema povertà e instabilità politica, tanto da occupare gli ultimi posti nel continente e nel mondo nella graduatoria dell'indice di sviluppo umano.Nel 1882, il Regno d'Italia acquisì ufficialmente dalla Società di navigazione Rubattino la baia della città portuale di Assab, oggi Eritrea, formandone il primo nucleo coloniale italiano. In seguito l'Italia acquisì altre città nella zona, quindi decise di espandersi militarmente in tutta la regione. Dopo una sanguinosa guerra con alte perdite da entrambe le parti, Italia ed Etiopia firmarono il trattato di Uccialli del 1889, in seguito al quale la Somalia ancora libera e l'Eritrea passavano ai Savoia. Successivamente il programma di espansione coloniale italiano concentrò le proprie attenzioni verso la Tripolitania. Dopo l'ascesa di Benito Mussolini, a fine 1935 l'Italia fascista, prendendo come base la Somalia e l'Eritrea affrontò e sconfisse definitivamente l'Etiopia, occupando Addis Abeba il 9 maggio 1936 e creando l'Africa Orientale Italiana. Dopo un iniziale periodo di guerra civile, nel 1937 la regione visse un periodo di pace e nei successivi tre anni la capitale locale, Addis Abeba, fu radicalmente ricostruita secondo gli standard voluti dal governo italiano. Ma lo scoppio della seconda guerra mondiale determinò l'improvvisa interruzione dei programmi di ristrutturazione della città, lasciandola come un esteso cantiere che non avrebbe mai visto la fine.Nell'agosto 1940, dopo l'entrata in guerra dell'Italia il regime fascista ordinò l'invasione di Gibuti e Somalia britannica. Queste operazioni riportarono un successo sorprendente ma passeggero, poiché nel maggio 1941 gli Alleati distrussero la guarnigione italiana in Etiopia meridionale, costringendo gli italiani a ritirarsi a nord. Nello stesso mese il negus fece ritorno a Addis Abeba, mentre le ultime truppe italiane si arrendevano a maggio e a novembre. In seguito alla seconda guerra mondiale l'Etiopia fu ufficialmente il primo paese africano a riconquistare l'indipendenza , nel 1941, riprendendo anche il controllo dell'Eritrea, mentre fino al 1960 la Somalia rimase protettorato italiano.