Cartoline varie: Ritorneremo!

Tipologia Fotografia
Data topica Torino
Data cronica
18/02/1943
[VUOTO]

Numerazione provvisoria

N. provvisorio
21

Indicazioni sul soggetto

FRONTE Nella cartolina illustrata un soldato, che indossa la divisa coloniale, è i piedi vicino alla vetta dell'Amba Alagi. Ai suoi piedi numerosi caduti e, sulla vetta, un compagno sta ammainando la bandiera inglese e issando il Tricolore. Sul crinale resti di reticolati e armi distrutte e, sullo sfondo, una montagna. Sul cielo nuvoloso si staglia la figura di Amedeo di Savoia, duca d'Aosta. In basso la scritta " RITORNEREMO! ". VERSO Cartolina indirizzata a " I. Cav. Geometra Cantone Zeffirino - Podestà di Zumaglia - Via Oberdan 1 Biella ( Vercelli ) recante il messaggio: " 18.2.43 XXI Alla Vostra Signora ed a Voi, ringraziamenti per le gentilezze usateci e saluti cordiali anche per parte di mia moglie. Vostro aff.to Marcello. ". In basso alla richiesta di grado, cognome, nome del mittente e reparto si legge " Ten. Col. Salvatore Marcello - Com. Difesa Territoriale - Torino ". In alto a sinistra la stampigliatura " PARTITO NAZIONALE FASCISTA - DIRETTORIO NAZIONALE UFFICIO COMBATTENTI - A CURA DEL SERVIZIO FORZE ARMATE DELL' O. N. D. ".

Descrizione fisica

Cartolina a colori di dimensioni 15x10,5 cm.

Note

Amedeo di Savoia, duca d'Aosta (Amedeo Umberto Lorenzo Marco Paolo Isabella Luigi Filippo Maria Giuseppe Giovanni; Torino, 21 ottobre 1898 – Nairobi, 3 marzo 1942), è stato un generale e aviatore italiano, membro della famiglia reale italiana appartenente al ramo Savoia-Aosta; fu viceré d'Etiopia dal 1937 al 1941. Venne soprannominato Duca di Ferro e Eroe dell'Amba Alagi. Nel 1941, di fronte alla travolgente avanzata degli inglesi nell'Africa Orientale Italiana, le poche truppe italiane rimaste al suo comando si ritirarono per organizzare l'ultima resistenza sulle montagne etiopiche. Amedeo s'asserragliò dal 17 aprile al 17 maggio 1941 sull'Amba Alagi con 7 000 uomini. Lo schieramento italiano venne ben presto stretto d'assedio dalle forze del generale Alan Cunningham I soldati italiani, inferiori sia per numero sia per mezzi, diedero prova di grande valore ma, stremati dal freddo e dalla mancanza di munizioni, acqua e legna, si dovettero arrendere ai britannici. Il giorno 14 maggio 1941 Amedeo ottenne da Mussolini l'autorizzazione alla resa. I militari di Sua Maestà Britannica, non solo in omaggio del comandante nemico, ma anche in segno di ammirazione per la fermezza da loro mostrata], resero gli onori delle armi ai superstiti, facendo conservare agli ufficiali la pistola d'ordinanza.